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Chiuso per calcio
Se i milioni di lettori di Eduardo Galeano sanno che le sue passioni oscillano tra il fervore politico e una fede calcistica incrollabile, gli amici del grande scrittore uruguayano sapevano altrettanto bene che ogni quattro anni, quando si disputavano i mondiali di calcio, Galeano si barricava in casa, non riceveva nessuno e – per essere più chiaro con gli scocciatori inavveduti – appendeva un cartello fuori dalla porta, con su scritto a caratteri cubitali: «CHIUSO PER CALCIO».
Per tutta la sua lunga carriera, Galeano ha raccontato questa passione in racconti nostalgici, aneddoti spassosi e avvincenti cronache giornalistiche, in cui il calcio è di volta in volta metafora e filtro per affrontare argomenti politici, filosofici, storici, sociali. Tutta questa produzione futbolera viene ora riunita per la prima volta in un volume antologico in cui compaiono anche molti testi inediti. Con l’arguzia e l’incisività che contraddistinguono il suo stile, in un centinaio …
Se i milioni di lettori di Eduardo Galeano sanno che le sue passioni oscillano tra il fervore politico e una fede calcistica incrollabile, gli amici del grande scrittore uruguayano sapevano altrettanto bene che ogni quattro anni, quando si disputavano i mondiali di calcio, Galeano si barricava in casa, non riceveva nessuno e – per essere più chiaro con gli scocciatori inavveduti – appendeva un cartello fuori dalla porta, con su scritto a caratteri cubitali: «CHIUSO PER CALCIO».
Per tutta la sua lunga carriera, Galeano ha raccontato questa passione in racconti nostalgici, aneddoti spassosi e avvincenti cronache giornalistiche, in cui il calcio è di volta in volta metafora e filtro per affrontare argomenti politici, filosofici, storici, sociali. Tutta questa produzione futbolera viene ora riunita per la prima volta in un volume antologico in cui compaiono anche molti testi inediti. Con l’arguzia e l’incisività che contraddistinguono il suo stile, in un centinaio di brevi capitoli fulminanti vediamo sfilare le glorie del passato e gli idoli moderni, il calcio come mito e come business, gli onori e le delusioni. E un bel pezzo di storia, non solo sportiva.